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Smartphone: una lettera aperta


Cari coetanei e coetanee,

sono una giovane recantese e ho dodici anni. Oggi vorrei parlarvi della tecnologia in mano agli adolescenti. L’adolescenza è un periodo della vita pieno di cambiamenti importanti e io ne so qualcosa perché ci sto passando. Al giorno d’oggi la tecnologia è molto avanzata e i giovani ci passano la maggior parte del loro tempo. Anche io ad esempio da questa estate ho comprato lo smartphone, però mi sono resa conto che non riesco più a farne a meno, infatti i miei genitori per un periodo me lo hanno tolto. Sono consapevole del fatto che a volte può essere utile ma a volte no. Infatti la maggior parte delle persone ne fanno un uso eccessivo, purtroppo. Di solito quando si usa il computer, il tablet o il telefono si sta seduti per tante ore e questo al corpo non fa bene. Se ci stai troppo può far male anche alla vista oppure far venire sonno, stanchezza. A me delle volte è capitato. I Social Network diminuiscono il tempo di concentrazione degli adolescenti. Può capitare di diventare anche nervosi, per esempio quando mia madre mi dice che devo togliere il telefono comincio ad innervosirmi perché vorrei starci di più. Io cerco di regolarmi, però devo dire che è molto complicato. Può succedere che a causa del tablet, telefono ecc… non ci si renda più conto della realtà che stiamo vivendo. Questo è un argomento importante, infatti ho sentito anche in televisione che è bene starci poco e ciò vale sia per grandi che piccoli. Oggi quasi tutti i ragazzi della mia età, e anche più piccoli, hanno il telefono e questa non è una bella cosa. Questo problema però non riguarda solo gli adolescenti, ma pure gli adulti, purtroppo, anche se dovrebbero essere loro da esempio per i figli. Alcuni miei compagni di classe non hanno ancora il cellulare e utilizzano quello dei genitori, come facevo io prima di averlo. Mia madre inizialmente non aveva intenzione di comprarmelo, diceva che non era l'età giusta. Poi però anche le mie amiche cominciavano ad averlo e, quindi, i miei genitori me lo hanno preso, stabilendo però delle regole che all’inizio non rispettavo perché non riuscivo ad abituarmici. Ora cerco di limitarmi, però non sempre lo faccio, perché come dice mia madre il telefono mi ipnotizza…


In questo periodo devo dire che non sto neanche andando tanto bene a scuola, sicuramente per via del telefono. Per esempio quando dovevo fare i compiti li facevo in maniera frettolosa per poi andare a vedere il telefono. I miei genitori me lo hanno ripetuto molte volte che non dovevo sbrigarmi nello svolgimento dei compiti e che la scuola viene prima di tutto, però inizialmente non li ascoltavo. Mi hanno tolto il telefono per quasi due settimane per vedere se sarei migliorata e devo dire che ce la sto mettendo tutta. Il cellulare in quel periodo mi è mancato, però mi rendevo anche conto di non essere più nervosa e facevo i compiti non più frettolosamente. Il telefono mi ha un po’ rovinato purtroppo, ma è solamente colpa mia che non ho saputo regolarmi. L’anno scorso infatti, non avendolo, andavo meglio a scuola.

Vorrei darvi un consiglio: non passate tanto tempo davanti ad uno schermo, usatelo solo per necessità, perché potrebbe crearvi problemi.

Incontrare questo problema, comunque, è un passaggio utile per la crescita, è normale e serve anche per diventare adulti.


Greta, cl. 2A

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