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Secondaria San Vito nella giuria del VV Film Festival

Recensione del film “Golden dune” di Stanislav Lebedev (2021)



A partire dal 15 novembre 2021, noi ragazzi delle classi terze della Scuola secondaria di primo grado “San Vito” abbiamo assistito e partecipato attivamente come giurati al Vittorio Veneto Festival Film. Nei collegamenti in streaming con i registi dei film in concorso siamo intervenuti, ponendo delle domande e socializzando le nostre osservazioni e considerazioni.

Il primo lungometraggio su cui abbiamo argomentato e che vogliamo presentare è stato il film russo GOLDEN DUNE, del regista Stanislav Lebedev, che narra l’avventura di tre ragazzi che trovano nei sotterranei di un’ex ospedale tedesco di Kalinigrad un antico medaglione dell’ordine Teutonico: il “GOLDEN DUNE”, il quale era stato perso misteriosamente molti secoli prima, senza che se ne sapesse nulla.

La vicenda prende le mosse da un gioco spensierato nel nosocomio dove il protagonista è ricoverato, fino ad arrivare ad una pericolosa e mistica avventura con continue lotte e rischi da correre. I ragazzi dovranno risolvere l’arcano del medaglione d’ambra e trovare il tesoro tramite l’aiuto di un ex agente russo, Facer. Durante la loro ricerca devono fare delle scelte e salvare la giovane donna del trio.

Un aspetto che tutti noi giudici abbiamo riscontrato è stato l’irrealismo di alcune scene e l’improbabilità di alcune situazioni, forse dovuti anche a qualche errore di montaggio. Ad esempio, il protagonista Max si sloga la caviglia ma, nonostante ciò, alterna tratti di dolore acuto a momenti di corsa sfrenata che noi abbiamo trovato incoerenti.

Anche nel personaggio della coprotagonista della storia, Masha, abbiamo individuato delle incongruenze: la ragazza infatti soffre d’asma, ma corre spensierata fino a che non si trova vittima degli attacchi della sua patologia.

Inoltre, abbiamo trovato poco curato il messaggio, per noi quasi assente o di oscura interpretazione. Ci abbiamo riflettuto un po’ tra noi e forse il film vuole rappresentare ancora una volta l’eterno contrasto tra bene e male con la morale che i soldi sono meno importanti delle vite umane e dei propri amici.

Abbiamo inoltre notato che dal punto di vista della fotografia, la qualità della luce non è eccellente, mentre gli affetti speciali sono carenti.

Per quanto concerne le interpretazioni, alcuni attori non sono stati particolarmente efficaci.

Insomma, di questo film sono state di più le cose che non ci sono piaciute rispetto a quelle che abbiamo apprezzato: fra queste ultime, degne di nota sono le ambientazioni, sicuramente efficaci nel rappresentare la situazione corrente dell’area ed i paesaggi suggestivi della regione russa di Kaliningrad.




Gli alunni della III C – Scuola secondaria di I grado “San Vito”

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