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È buono ma... è fatto bene?

La tutela della biodiversità locale attraverso la promozione di un’alimentazione sana e sostenibile diventa argomento di studio.

È BUONO MA… È FATTO BENE?

Cibi sani e di stagione, prodotti a “chilometro zero” ed eccellenze alimentari della regione Marche sono stati i punti salienti della lezione tenuta dai rappresentanti dell’Unione Regionale Cuochi Marche agli studenti della Scuola Secondaria di primo grado “San Vito”.



Lunedì 10 febbraio 2020, gli alunni delle classi II B e II C hanno incontrato alcuni esponenti dell’Unione Regionale Cuochi Marche per una lezione dal titolo: “È buono ma … è fatto bene?”.


I cuochi si sono presentati fornendo informazioni sul loro lavoro e sui requisiti necessari per diventare un bravo professionista, vale a dire studio, impegno e profonda conoscenza dei cibi da servire ai clienti.

Poi, hanno mostrato alle classi i diversi prodotti agricoli stagionali, spiegando anche perché in inverno ci sono frutti con caratteristiche diverse da quelli estivi o primaverili; ad esempio, l’anguria matura in estate ed è ricca d’acqua, quindi è molto dissetante, invece l’arancia si raccoglie in inverno, perché contiene molta vitamina C, fondamentale per rafforzare il sistema immunitario durante la stagione fredda.


I cuochi hanno sottolineato l’importanza di alimentarsi con i frutti di stagione, ma, purtroppo, non sempre quello che si trova al supermercato lo è, anzi, il più delle volte frutta e verdura viene importata da altri Paesi e necessariamente, per non farla deteriorare, è trattata con sostanze chimiche nocive alla salute. Conviene sempre, quindi, comprare dal contadino locale, che coltiva unicamente prodotti di stagione a “chilometro 0” e a prezzi molto più convenienti.


I cuochi hanno anche raccomandato di non lasciarsi affascinare dall’enorme quantità di cibi esposti al supermercato e di comprare solo i prodotti che ci si è prefissati di comprare nella spesa settimanale o quotidiana, per evitare sprechi inutili.

Dopodiché, hanno chiesto agli studenti che cosa avessero mangiato per merenda a ricreazione. Sono rimasti però piacevolmente sorpresi dal fatto che nessuno dei ragazzi avessero portato una merendina.

È stato poi introdotto il discorso sui locali “Fast Food” come McDonald o Burger King e di quanto oggi siano frequentati dai giovani. L’argomento ha fornito il pretesto per presentare agli studenti il modello alimentare dello “Slow Food”, organizzazione creata da Carlo Petrini per promuovere modelli di produzione, trasformazione e consumo di cibo il più possibile sano e sostenibile sia per la salute individuale sia per il pianeta. “Slow food” si pone infatti l’obiettivo di incentivare la coltivazione, l’allevamento e la produzione di organismi vegetali e animali autoctoni al fine di ripristinare per quanto possibile la biodiversità originaria e salvaguardare l’equilibrio dei vari eco-sistemi locali. Gli studenti sono venuti così a conoscenza dei presidi slow food tipici marchigiani, vale a dire il fagiolo di Laverino, la cicerchia di Serra de’ Conti, il lonzino di fico, l’anice verde di Castignano, il pecorino dei Monti Sibillini, le mele rosa dei Monti Sibillini, la fava di Fratte Rosa, i moscioli selvatici di Portonovo, il carciofo di Montelupone ed il salame di Fabriano.


Sono poi stati illustrati ai ragazzi i loghi che attestano la tipicità dei prodotti marchigiani.

Allo scopo di rendere gli studenti promotori presso le loro famiglie di quanto appreso nell’incontro, i cuochi hanno distribuito a tutti l’opuscolo di ricette tipiche locali “Ricette buone e fatte bene”, pubblicato dalla Regione Marche, in cui vengono illustrate le preparazioni delle olive ascolane, dei vincisgrassi e di molti altri piatti nostrani.


L’incontro è stato molto interessante ed istruttivo perché ha permesso di approfondire la conoscenza dei prodotti del nostro territorio e di riflettere sull’importanza di acquisire abitudini alimentari sane e sostenibili per il pianeta. Il tutto si è concluso in modo altrettanto piacevole, infatti ai ragazzi è stato offerto uno spuntino a base di pane fresco ed olio di alta qualità marchigiana (QM), che è stato molto gradito da tutti.


Michele Affricani

Nicola Cingolani

Riccardo Scarponi

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