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Un refolo di vento: la vita delle parole

La lingua italiana è molto complessa, ha quasi undici secoli e le sue parole nascono, crescono e muoiono, anche se non sembra, ma in che senso? Nascono quando vengono inventate, crescono perché si usano per un certo periodo e muoiono perché dopo essere state usate vengono ”eliminate dal vocabolario”, parole non più usate perché vengono giudicate antiquate o fuori moda. Tuttavia bisognerebbe ripescarle e riutilizzarle per arricchire il proprio lessico e utilizzare le parole più appropriate, infatti le persone più colte le usano ancora e riescono ad esprimersi bene facendo un figurone! Ad esempio, per indicare un vento molto leggero e gradevole, si potrebbe dire invece di spiffero o ventata ( parole che vengono comunemente usate tutt'oggi ) “refolo”, una parola desueta, ma molto più adatta che potrebbe essere ripescata. Questa parola è nata a Venezia alla fine del '300 e da allora si è diffusa nella lingua italiana ed è ancora a nostra disposizione se lo vogliamo. (fonte: Avvenire, 15-10-2019)

Martina Lambertucci, Davide Palmieri, Michael Stanca, Vittoria Tattini

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