A scuola per sconfiggere fake news e analfabetismo funzionale
Tutti sanno che l’analfabetismo significa non saper né leggere né scrivere, ma che cos’è l’analfabetismo funzionale? Agli alunni delle classi terze della scuola Patrizi di Recanati lo hanno spiegato gli educatori e i volontari dell'associazione Koinè del centro culturale Fonti San Lorenzo, invitati a leggere a scuola degli articoli di giornale per la settimana di Libriamoci (11-16 novembre).
L’analfabetismo funzionale è “l’incapacità di usare in modo efficace le abilità di lettura, scrittura e calcolo nelle situazioni della vita quotidiana”, cioè l’incapacità di capire ciò che si ascolta o si legge.
Gli educatori hanno fatto un esperimento: hanno fatto uscire dalla classe quattro alunni, gli altri hanno ascoltato la lettura di un articolo sulle fake news e poi hanno riferito ai quattro compagni ciò che avevano capito. Il contenuto in generale è stato compreso, ma alcuni aspetti hanno richiesto una maggiore attenzione.
L’articolo presenta alcuni episodi di fake news, ad esempio la notizia di un uomo immigrato che aggredisce due infermiere in Francia, commentata con la frase: “Noi li curiamo e loro ci ripagano così”.
L’agenzia francese AFP che si occupa di individuare le “bufale”, ha dimostrato che il fatto è realmente accaduto, ma in Russia, dentro un ospedale, dove un ubriacone locale ha aggredito le due donne.
Questa notizia che è stata spacciata per vera è servita per far credere alla gente che gli immigrati danno solo fastidio e costituiscono una minaccia per la società.
Un’altra notizia riguarda la manomissione dei cognomi scritti sui campanelli, per cui ad esempio, in un palazzo risultano tutti nomi stranieri ad eccezione di uno, a voler sottolineare l’eccessiva quantità di immigrati presenti nel paese che di volta in volta ha utilizzato questa fake news, la Germania, la Spagna, l’Italia…
Per limitare la diffusione virale delle notizie false, Facebook fa comparire il sito originale che è stato modificato, di conseguenza la catena di trasmissione di bufale si interrompe.
Gli alunni hanno apprezzato questa lezione perché è stata un momento di riflessione sull’importanza di verificare le fonti e sull’uso strumentale delle informazioni.
Ha fatto da sfondo all’incontro, scritta sulla lavagna, una frase di don Milani che ricorda il potere della parola: “Se tra due persone una conosce 1000 parole e un’altra 100, la prima sarà il padrone e la seconda il servo”.
Nicolò Colombo, Francesco Pilesi, Alberto Stoduto, Diego Tanoni