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Affreschi “superstiti” della Chiesa di Sant'Agostino

Il 5 aprile noi alunni della classe 2^ A della scuola San Vito, accompagnati dalla prof.ssa Antonella Chiusaroli, ci siamo recati al Museo Civico di Villa Colloredo Mels per scoprire gli affreschi superstiti che in origine si trovavano nella Chiesa di Sant’Agostino di Recanati.

Si tratta di una singolare Annunciazione con “Il Bambino in volo”, che risale ai primi del 1400 ed è stata attribuita ad Olivuccio di Ciccarello da Camerino.

Degli affreschi, nascosti nella Chiesa di Sant’Agostino sotto una volta di stucco settecentesca realizzata dai fratelli Bibbiena, si accorse alla fine del 1800 il direttore della scuola di disegno Francesco Ghirotti, che li liberò e li riprodusse in acquarello. Il professore Ulisse Cessi, inoltre, li descrisse in un articolo di un giornale dell’epoca.


Abbiamo, poi, valorizzato questo prezioso partecipando al concorso promosso dal CGIL SPI “Il Tempo, La Storia, Le nostre Storie”, un’iniziativa culturale per la raccolta di memorie inedite. Abbiamo presentato un video - che si è aggiudicato un premio per la “salvaguardia e valorizzazione del patrimonio artistico” - ispirato all’ARTICOLO 9 della Costituzione della Repubblica Italiana che afferma: “La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione”.

In linea con l’articolo 9, abbiamo costruito un decalogo di buone pratiche di cittadinanza attiva che possano far riflettere sul valore educativo di una corretta gestione dei beni culturali e sulla loro importanza.

  1. Camminare lentamente nella propria città , guardarsi intorno, considerare il rapporto con l'arte del passato un fatto quotidiano.

  2. Opporsi alla superficialità di un presente smemorato.

  3. Approfondire la storia artistica, civile e culturale del luogo in cui si vive

  4. Esercitare l’educazione al gusto, all’armonia, al riconoscimento della bellezza.

  5. Riconoscere il valore dell’eredità culturale nei frammenti del passato, seppure inglobati dal tessuto moderno.

  6. Individuare le cause di abbandono o degrado delle opere che non sono state sottoposte ad operazioni di salvaguardia.

  7. Promuovere le potenzialità del Bene culturale per conseguire concrete e innovative strategie di pianificazione sostenibile.

  8. Proporre ipotesi di valorizzazione del Bene che siano in grado di incentivarne la fruizione.

  9. Coinvolgere i cittadini nella costruzione dei saperi a vantaggio del Bene comune.

  10. Disseminare informazioni da destinare ai molteplici portatori di interesse coinvolti (operatori museali, organismi tecnici, operatori economici, turisti, popolazione locale).


Ora il nostro video è nel canale YouTube “AtelierCreativi AnimatriceArtistica” al link:


https://www.youtube.com/watch?v=Z5o1yc5L8HY&t=73s


Invitiamo tutti a guardarlo e ad aprire cuore e mente alla tutela dei beni culturali di cui è ricca la nostra città.

Elena Bartolini Elena, Elisa Gianfelici, Adelaide Onofri, Sofia Paduano

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