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Volontariato in festa e laboratori creativi per amalgamare le diversità

Sabato 30 e domenica 31 marzo a Recanati si è svolta la settima edizione della festa del volontariato “Straordinaria Vita – Vita Straordinaria”.

Legato all'evento, il Concorso Letterario rivolto alle scuole “Minestrone e Macedonia 2.0. Amalgamiamo la diversità” che spinge a far riflettere i ragazzi sull’importanza di aprirsi al prossimo e alla diversità per amalgamare le capacità possedute da ogni persona.

Molte cooperative sociali hanno partecipato al mercatino allestito domenica in piazza Giacomo Leopardi, tra queste “Terra e Vita” che ha fornito uno spazio espositivo e laboratoriale alla cooperativa scolastica Recooperanti, delle classi prime e seconde del tempo prolungato della Scuola Secondaria di Primo Grado San Vito.

I ragazzi hanno organizzato un laboratorio, dal titolo “Fragole in bottiglia”, nel quale riciclando delle bottiglie di plastica hanno ricreato un ambiente ideale per la crescita delle fragole. Il laboratorio, pensato per i bambini più piccoli, consisteva nel tagliare delle bottiglie di plastica in modo da poterle riutilizzare come vasi, sia in verticale, che in orizzontale. Riempite di terra bagnata le bottiglie, infatti, funzionano come piccole serre, ambiente ideale per la crescita dei succosi frutti rossi. Le composizioni verticali, tenute insieme da un cordoncino, permettono anche il risparmio d'acqua, perché quella in eccesso usata per innaffiare la terra della bottiglia che sta sopra finisce col bagnare la terra della bottiglia sottostante. I Recooperanti hanno anche spiegato ai bambini come favorire l’impollinazione, inserendo qualcosa di giallo (avevano predisposto delle margherite di panno donate dalla Cooperativa Sociale "La Ragnatela") e come tenere lontano gli uccelli usando della carta argentata. Insomma, sotto la guida di Ilaria Romagnoli di Terra e Vita, il laboratorio è stato proprio un successo e tutti gli alunni con le loro capacità e le loro diversità si sono impegnati perché funzionasse.

Mentre una parte degli studenti si dedicava a questa attività, altri vendevano dei quaderni frutto di un lavoro cooperativo. I disegni sono stati realizzati infatti a più mani seguendo lo stile di Picasso nell’opera “La Pace”. Ogni quaderno interpreta liberamente un diritto fondamentale dell’uomo, di tutti gli uomini, indipendentemente dalla nazionalità, dal colore della pelle, dalle capacità personali: il diritto all’accesso all’acqua, il diritto al gioco, il diritto allo studio, il diritto alla famiglia, il diritto alla pace…

Ancora una volta i ragazzi della cooperativa scolastica Recooperanti hanno svolto in tempo reale e in modo collaborativo il loro compito, mettendosi al servizio della comunità, spiegando la filosofia che c’è dietro ogni lavoro, dal giardinaggio alla creazione creativa dei quaderni, divertendosi molto.

Elena Stura

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