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Poesie di luce


Giovedì 14 marzo, aspettando la Giornata Mondiale della Poesia, che coincide con il primo giorno di primavera, gli alunni delle classi prime della Scuola Secondaria San Vito hanno incontrato presso l’aula Magna del Comune di Recanati, alla presenza dell'Assessore alle Culture e all'Istruzione Rita Soccio, la poetessa Sabrina Giarratana. L'incontro rientrava nel programma delle "Invasioni poetiche", un'iniziativa dell'Istituto Badaloni molto attesa, nata sette anni fa dalla volontà di celebrare in un modo speciale la Giornata Mondiale della Poesia proprio nella città della Poesia.



Nata a Bologna nel 1965 da mamma olandese e papà siciliano, Sabrina Giarratana da bambina ha viaggiato molto e, ascoltando diverse lingue, è nato il suo amore per le parole. Da piccola era molto timida, infatti non le piaceva parlare ma amava ascoltare e quando era triste si rifugiava in campagna e trovava conforto nella natura. A proposito dell'amore per la parola, per il suo suono, per le suggestioni che evoca, le sue parole sono state "Il contagio avviene attraverso la voce".

Ha iniziato a comporre poesie all’età di 17 anni, coltivando così la passione per la scrittura che le era stata trasmessa dal padre avvocato, che lei vedeva sempre impegnato nella stesura delle sue arringhe, per le quali faceva una scrupolosa scelta della parola giusta.


Per l'incontro con i ragazzi e le ragazze dell'I.C.Badaloni, nella città di Leopardi, proprio nel bicentenario della composizione della poesia L'Infinito, la poetessa ha pensato ad un intervento mirato ed originale, leggendo loro una lettera da lei scritta a Giacomo Leopardi, come se fosse ancora vivo e lì ad ascoltarla.

Prima di iniziarne la lettura, ci ha detto che Giacomo Leopardi diceva che “forse” è la parola più bella del vocabolario Italiano perché apre molte porte.

La lettera iniziava con un semplice "Caro Giacomo infinitamente grazie...", per poi proseguire con molteplici interrogativi, ai quali la Giarratana rispondeva sia con sue personali riflessioni, che hanno rivelato molto del suo vissuto, sia con i suoi versi pubblicati nel libro "Poesie di Luce", sia con le parole di altri grandi poeti.

Nella lettera ha parlato dell’infinito potere curativo della poesia, la cui missione sarebbe quella di salvarci la vita. Ha anche lanciato messaggi ai ragazzi e alle ragazze facendoli riflettere sul fatto che le parole, se sono giuste, possono cambiare gli avvenimenti del mondo, perché sono strumenti potenti, che nella poesia diventano armonico incontro di SUONO SENSO E BELLEZZA.

La poetessa si è congedata con queste parole della "lettera a Giacomo": Caro Giacomo, il nostro viaggio di oggi finisce qui, ma tu sai che non finisce qui. Continua nei libri. E io voglio ringraziare voi e tutti i poeti che con la loro poesia mi hanno accompagnata da quando sono nata, dedicandovi una poesia che chiude il mio libro "Poesie di Luce : DA UN CONO DI LUCE"

Aurora Bonifazi e Aurora Ragni

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