An Italian man in London: la Brexit raccontata da un italiano a Londra
Il signor Lorenzo Crosta, italiano che vive e lavora a Londra e che a Recanati ha la sua famiglia, il 6-12-2018 è stato intervistato dagli alunni della scuola M.L. Patrizi circa la sua esperienza lavorativa come cittadino straniero nel paese della Brexit.
Da quanto tempo vive nel Regno Unito? In che città risiede? Che attività vi svolge? Con quali categorie di persone ha a che fare nel suo lavoro?
Andai per la prima volta in Regno Unito nel 1995 per migliorare il mio inglese: entrai in un corso di inglese per poi comunicare facilmente con altre persone; è stato un periodo un po’ difficile, ma mi sono impegnato e sono riuscito a risolvere il problema. Da quel momento sono 18 anni che vivo a Londra in una zona residenziale chiamata Wetstone insieme ad altri due ragazzi, un ragazzo italiano ed un altro italo-russo che lavorano con me, a 30 minuti di metropolitana dal centro turistico. Lavoro in un ristorante italiano, Alfresco, che si trova in questa zona residenziale. Noi cerchiamo di soddisfare la clientela portando la nostra cultura culinaria, molto ricca, in un paese che non ne ha una tradizionale come la nostra. Il nostro ristorante è uno dei locali storici di questa parte di Londra ed esso viene frequentato sia da persone comuni, sia di fama, come Tony Hadley, cantante rinomato e Wojcech Scezsny, ex portiere dell’Arsenal.
Il menu di questo ristorante si basa sul modello italiano, anche se arrivano clienti che chiedono pizza al pollo o all’ ananas! All’ interno del ristorante abbiamo un bar di servizio. Il nostro ristorante lavora per 365 giorni all’ anno a tempo continuato, da mezzogiorno fino alle undici di sera, senza contare che arriviamo al posto di lavoro alle dieci di mattina per sistemare tutto. Il bello è che sembrò iniziare tutto per gioco, ma alla fine mi sono trovato bene ed è diventato per me un vero e proprio lavoro. Nello staff del ristorante lavorano 28 persone.
Ha avuto modo di percepire direttamente gli argomenti della campagna elettorale pro Brexit e contro essa? Quali erano? Cosa sentiva dei discorsi fra la gente?
Sì, se ne parlava e se parla molto. Inizialmente la Brexit è stata sottovalutata dalla popolazione inglese. Anche se essa non ha cambiato i miei progetti, non possiamo sapere cosa succederà. Secondo me, ci saranno conseguenze dopo il voto del Parlamento dell’11 Dicembre, per decidere se avere un livello di Brexit minore o maggiore a quel che troviamo oggi. Secondo me, potrebbe essere definito come un cambiamento storico.
Sul fatto dei migranti, secondo me succederanno cose positive riguardo l’Inghilterra, visto che essa non riusciva a sostenere il livello di immigrazione che arrivava da tutta l’Europa, che non l’ha aiutata. La Brexit, inoltre, potrebbe colpire non solo chi è immigrato qui da poco, ma anche da decenni. Dicendo “immigrati” non parliamo solo di popolazioni africane ma anche di tutte le popolazioni terrestri.
Lei ha la cittadinanza inglese? L'ha mai avuta? Se sì, come ne ha potuto beneficiare?
Non ho la cittadinanza inglese.
Nella sua attività ha potuto usufruire di alcuni vantaggi derivanti dal fatto di aver lavorato in un Paese dell' U.E. e di essere cittadino comunitario? Semmai quali?
Non sono cittadino inglese, ma come cittadino comunitario ho potuto lavorare in un paese che ho scelto, essendo in regola ed avere un pieno contratto di lavoro e viaggiare tranquillamente tra Italia ed Inghilterra. Per spostarmi mi affido alla Ryanair, che mi aiuta con i viaggi diminuendo le spese. Purtroppo, però, per controlli di sicurezza vari, capitano dei ritardi. Con questa compagnia mi sposto 52 volte all’ anno.
Ora, dal punto di vista lavorativo, la Brexit le comporterà qualcosa, cosa cambierà? La Brexit ha cambiato i suoi progetti?
No, ma ora a causa della Brexit, purtroppo, sarà più difficile per gli italiani andare a studiare o a lavorare in Inghilterra.
Come si ottiene la cittadinanza inglese? Lei pensa di richiederla?
Per avere la cittadinanza inglese:
si deve passare un esame storico-culturale dell’Inghilterra anche riguardo alla lingua, per padroneggiare al meglio la lingua inglese,
-si deve risiedere per minimo 5 anni
- si deve essere in grado di sostenersi da solo per le proprie spese.
Sì, penso che la richiederò.
Davide Sampaolo