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Incontro con Maretti e Scerbanenco

Emozionante, coinvolgente, divertente. Sono questi i tre aggettivi che descrivono meglio l'incontro tenutosi martedì 6 febbraio, presso l'IIS Mattei di Recanati, con il narratore Simone Maretti.

La serata, riservata ai genitori e agli studenti del Mattei e aperta alla partecipazione degli alunni della Scuola Media San Vito, è stata dedicata allo scrittore e giornalista italiano di origine ucraina Giorgio Scerbanenco, definito da Maretti una “macchina da storie” per la quantità e la varietà dei suoi scritti.



Scerbanenco scrisse di tutto, con uno stile ingenuo e veloce, ma nel suo insieme ricercato ed efficace. Scrisse anche rubriche per riviste femminili, ma conobbe un grande successo negli anni Sessanta con il genere poliziesco, tanto da essere riconosciuto come il padre del noir italiano. Oggi il premio letterario Scerbanenco è, infatti, una specie di “Oscar” italiano della scrittura per il genere giallo.





Il narratore modenese Maretti “dato vita” ad alcune pagine di un libro in particolare di Scerbanenco, “Milano calibro 9”, una serie di ventidue racconti noir pubblicata nel 1969 e ambientata nella capitale lombarda.


Con il suo modo coinvolgente di leggere, raccontare ed interpretare, Maretti è riuscito come sempre a stregare proprio tutti, portando il pubblico in un viaggio all’interno del libro e di una delle sue storie. Alla fine della serata tutti i presenti si sono ripromessi, pieni di entusiasmo, di leggere i libri di Scerbanenco. Merito dell’efficacia della scrittura dell’autore o della straordinaria interpretazione del narratore? Lascio la domanda aperta e… buona lettura a tutti!


Elia Sampaolesi

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