Un sognatore in classe
Incontro con Simone Riccioni: dall'Africa alle Marche, dal set all'aula.
Non è cosa da tutti i giorni aprire le porte della propria aula ad un giovane attore emergente dal grande spessore umano e morale. Eppure a volte capita. come lo scorso 25 marzo, quando gli studenti della classe 3^ B ed alcune ragazze della 3^A della scuola secondaria di San Vito hanno avuto l’opportunità di conoscere Simone Riccioni: attore, produttore, scrittore, ma soprattutto uomo dalle mille risorse.
Nonostante la sua agenda colma di impegni lavorativi, Simone è riuscito a ritagliarsi un’ora del suo prezioso tempo da dedicare ai ragazzi, per parlare non solo del mondo del cinema ma anche di sogni e passioni.
Iniziando con un breve excursus sulla sua vita, ha catturato fin da subito l’attenzione dei ragazzi con la sua storia coinvolgente. Nato in Uganda nel 1988 per via del lavoro del padre (medico missionario), ha trascorso la sua infanzia tra natura e semplicità. Ha subito fatto notare agli alunni come, entrando nel mondo dello spettacolo in Italia, fosse inizialmente cambiato il suo concetto di felicità: dal giocare sulle liane e fare partite di calcio con un pallone di stracci, all’essere circondato da denaro e piaceri materiali. Solo grazie all’intervento di un parroco, suo conoscente, è riuscito a “fuggire” da questa situazione e a comprendere quali sono i veri valori della vita.
Il sostegno della famiglia è stato fondamentale per Simone, anche se i suoi genitori inizialmente non lo avevano assecondato nella sua velleità di diventare attore e gli avevano anzi fatto conseguire una laurea in scienze motorie, finalizzata all’ottenimento di un'occupazione fissa.
La sua carriera inizia con pochi spot pubblicitari, che presto gli fanno acquisire visibilità. Perciò viene molto richiesto da registi e marchi famosi (ad esempio Calvin Klein e Dolce & Gabbana) e riesce addirittura ad essere protagonista, nel giro di sei anni, di duecentosessanta cortometraggi e di otto film.
Tutta questa fama non corrisponde però alle sue aspettative di attore, quindi decide di fondare una propria agenzia, Linfa, che pubblica nel 2016 anche il libro “Eccomi”, storia di Simone. Si tratta della sua autobiografia e in copertina c’è lui, immortalato in tutta la sua semplice, umile e simpatica essenza. Una copertina che, con un gesto inaspettato, l’attore ha strappato in classe, lasciando gli alunni a bocca aperta, per farli riflettere sull'importanza dell'interiorità e non della "copertina".
Simone Riccioni ha affrontato con i ragazzi tematiche importanti come sogni, famiglia ed amicizia. Ha ribadito più volte che diventare grandi ed inserirsi nel mondo del lavoro non è semplice, ma bisogna sempre mettere al primo posto la propria felicità ed assecondare le proprie attitudini e passioni. Avere passione per ciò che si fa, infatti, spinge a sfruttare al meglio le proprie potenzialità e a realizzare i propri sogni.
"Simone, corri!", questa è il motto su cui Simone ha costruito la sua vita. Si tratta di una frase che gli sussurrò il suo amico Adriano quando era in fin di vita, nonostante la sua giovane età, e che gli ha permesso di capire che non va sprecato neanche un secondo del percorso che facciamo su questa terra, ma va anzi vissuto appieno e con il calore ed il sostegno di familiari e amici.
Non c’è più bel film della propria vita.
Arianna Belelli, Matilde Frapiccini